top of page

CumPanis

L'Idea

CumPanis è un progetto indipendente e migrante ideato da UnitedArt, che ha preso forma, nella sua prima edizione, come rassegna di eventi dal 21 al 25 Aprile 2023 in diversi luoghi all’interno del borgo di Fontecchio (AQ). Ora è alla ricerca nuovi luoghi da esplorare e da mettere in connessione.

Vuole inserirsi nel contesto di arte sociale e si propone di coinvolgere i partecipanti in un'esperienza immersiva che esplori le diverse funzioni dell'essere umano, sia come singolo individuo che in relazione al resto della comunità. L’espressione è infatti l’etimologia della parola "compagno" che si può tradurre letteralmente "coloro che condividono lo stesso pane". Ma cos’è questo pane per una comunità? Qual è o quali sono gli elementi essenziali che si condividono?

È un invito a guardare al di là della superficie delle cose e a indagare su come le maschere che indossiamo influenzano la nostra vita e le relazioni con gli altri creando frammentazione che non può che riflettersi all’esterno. È un invito a considerare la diversità come una forza positiva e a cercare un linguaggio comune per connettere le comunità. Il linguaggio del pane. È una chiamata all'azione per trovare un modo per superare le barriere culturali e sociali e creare una comunità più inclusiva e solidale.

Il tema esplorerà le dinamiche di comunità attraverso il simbolismo del pane, un elemento che è stato sempre associato a qualcosa di profondo, essenziale, elemento di sostenimento se non addirittura di sopravvivenza, a un qualcosa di divino; proprio come l'arte, che è in grado di trascendere le barriere linguistiche e culturali e di creare un legame tra le persone.

Questa sintesi tra simbolismo del pane e linguaggio artistico troverà una delle sue espressioni attraverso l'autocostruzione di un forno in terra cruda che sta a rappresentare non solo un punto di incontro e condivisione ma anche quella fucina alchemica luogo di fusione e trasformazione; un'opera d'arte collettiva che ha lo scopo di unire sia nel momento della sua costruzione, sia in quello del suo utilizzo. L'obiettivo a lungo termine vuole essere quello di portare il progetto in diversi luoghi per esplorare nuove ricette di comunità e metterle in connessione proprio attraverso questi forni che diventano in questo modo fari, punti luce per provare a portare maggiore consapevolezza su alcune delle dinamiche che ci dominano e governano.

L'ispirazione

CumPanis è l'espressione di un'esperienza che ha radici profonde nella memoria, come un'eco di ricordi d'infanzia che, anche se sembrano andati via per sempre, a volte tornano e possono prendere forma anche all’esterno. L'ispirazione di questo progetto nasce dalla magia delle domeniche in famiglia, quando il forno a legna della casa dei nonni si accendeva per fare il pane per la settimana. E ogni volta, gli avanzi di impasto prendevano vita sotto le mani di noi bambini, creando piccoli omini di pane da cuocere insieme alle altre pagnotte. Cum Panis vuole essere un tributo a quelle domeniche, alla vita di paese, ai valori di condivisione e di comunità che il pane rappresenta.

Il percorso artistico di Cum Panis ha avuto inizio con l'incontro di Todd Brown, artista internazionale, e il suo International Airport nell'estate del 2020. Da quel momento, il cammino è proseguito nel borgo di Fontecchio attraverso le esperienze de La Kap e delle Officine, ma la vera fonte di ispirazione risiede nel passato, nella bellezza delle tradizioni antiche. La ricerca è un ritorno alle origini, a quelle esperienze di infanzia che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria.

Cum Panis vuole essere un luogo di produzione e di condivisione, un forno che si trasforma in opera d’arte collettiva, in punto d’incontro, in un'esperienza di comunità. Il pane diventa qui un elemento artistico, un simbolo di condivisione e di generosità.

Un'esperienza unica, un'opera d'arte che trascende il tempo e lo spazio, per portare alla luce la bellezza delle tradizioni antiche e la necessità di condivisione e di comunità. Attraverso questa ricerca, si vuole rendere omaggio alle radici del nostro passato, per condividerle con gli altri e per trasmettere un messaggio di unità.

Il nome

Il nome del progetto prende spunto e ispirazione dalla lettura di questa lettera inviata nel 2007 da Mario Rigoni Stern come saluto al Congresso dell’A.N.P.I del Veneto e che recita:

​

Cari Compagni,

sì, Compagni, perché è un nome bello e antico che non dobbiamo lasciare in disuso; deriva dal latino “cum panis” che accomuna coloro che mangiano lo stesso pane. Coloro che lo fanno condividono anche l’esistenza con tutto quello che comporta: gioia, lavoro, lotta e anche sofferenze.

È molto più bello Compagni che “Camerata” come si nominano coloro che frequentano stesso luogo per dormire, e anche di “Commilitone” che sono i compagni d’arme.

Ecco, noi della Resistenza siamo Compagni perché abbiamo sì diviso il pane quando si aveva fame ma anche, insieme, vissuto il pane della libertà che è il più difficile da conquistare e mantenere.

Oggi che, come diceva Primo Levi, abbiamo una casa calda e il ventre sazio, ci sembra di aver risolto il problema dell’esistere e ci sediamo a sonnecchiare davanti alla televisione.

All’erta Compagni!

Non è il tempo di riprendere in mano un’arma ma di non disarmare il cervello sì, e l’arma della ragione è più difficile da usare che non la violenza. Meditiamo su quello che è stato e non lasciamoci lusingare da una civiltà che propone per tutti autoveicoli sempre più belli e ragazze sempre più svestite. Altri sono i problemi della nostra società: la pace, certo, ma anche un lavoro per tutti, la libertà di accedere allo studio, una vecchiaia serena; non solo egoisticamente per noi, ma anche per tutti i cittadini. Così nei diritti fondamentali della nostra Costituzione nata dalla Resistenza.

Vi giunga il mio saluto, Compagni dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e Resistenza sempre.

Vostro Mario Rigoni Stern
(Medaglia d’argento al valor militare)

20 gennaio 2007

bottom of page